lunedì 19 ottobre 2015

Orecchini Ailanto

L'Ailanto, detto anche albero del Paradiso (o "noce selvatica", nella mia zona), è un albero di origine cinese ormai naturalizzato quasi ovunque, in seguito all'importazione tra il 1700 e il 1800 come pianta ornamentale dalla crescita estremamente veloce. Nel suo paese d'origine, oltre ad avere importanza nella medicina tradizionale cinese, viene usato anche come fonte di nutrimento nell'allevamento del bombice dell'ailanto, una grande e vistosa farfalla impiegata nella produzione di una seta leggermente diversa rispetto a quella più nota prodotta dal baco da seta.


L'ailanto nelle nostre campagne è estremamente abbondante, andando a sostituire, spesso, piante autoctone, con un danno non indifferente. Data la sua rapidissima crescita non è raro dover potare spesso i suoi rami lisci e flessibili. E'proprio grazie a cataste di potature di ailanto che ho trovato uno dei tanti aspetti utili di questa pianta. La sua corteccia, infatti, se seccata in un preciso modo e con dei determinati tempi, si può staccare dal legno più "midollare" in un unico pezzo.
Dalla corteccia nascono gli orecchini corteccia, mentre dalla parte più interna nascono loro, sottili fettine di legno, dalle sottili trasparenze che fanno intravedere le venature delle stagioni. Candidi ed essenziali, assemblati e decorati da filo di cotone o di canapa. Nient'altro da aggiungere per questi orecchini, senonché sono per me il simbolo della leggerezza e della naturalità.

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